lunedì 25 gennaio 2016

RECENSIONE #6 ~ Favole a Colori di La Fontaine, Chagall

Buongiorno lettori e buon inizio di settimana a tutti ♥
Come state? Lo so, non è una buona domanda da fare il lunedì mattina, il momento peggiore della settimana ç.ç
Sperando di rendervi questa giornata meno pesante, oggi sono qui per parlarvi di un libro particolare che ho appena finito di leggere e che ho adorato. Quello che vi porto, non è il solito fantasy o romanzo rosa...il libro in questione è Favole a colori, scritto da Jean de La Fontaine e illustrato da Marc Chagall.


  



Favole a Colori
La Fontaine, Chagall
 
Genere, storie e favole • 
Editore, Donzelli •  Pagine, 174 • Prezzo, 21,00 €

II lupo e l'agnello? In blu e giallo. La volpe e l'uva? In bianco, verde e arancio. Il cavallo e l'asino? In lilla e rosso. Il topo e l'elefante? In tutte le sfumature dell'arcobaleno. Ovvero, gli animali di La Fontaine e i colori di Chagall. L'arguzia della penna e il tocco onirico del pennello. Raramente, nella storia della letteratura e dell'arte, si sono verificati connubi di tale portata creativa, e ancora più raro è che l'esito finale abbia preso la forma di un libro. Avviene ora, per la prima volta in edizione italiana, che alcune delle favole più popolari e amate di La Fontaine scorrano tra le pagine affianco ai dipinti che hanno ispirato. Tutto avvenne tra il 1926 e il 1927, quando il grande artista russo decise di dar vita a un ciclo di quadri dedicato alle storie del celebre maestro francese. L'intento era allestire una serie di mostre a cavallo dell'Europa: Berlino, Bruxelles e Parigi. Le tre mostre, che esposero complessivamente un centinaio di tavole, ebbero un immediato successo, tant'è che tutte le opere trovarono subito un acquirente diverso, e s'inabissarono nei meandri delle collezioni private, lungo le strade del mondo. Di quello straordinario incontro tra l'arte e le lettere si perse dunque memoria. Quando, sul finire degli anni quaranta, esplose la fama internazionale di Chagall, alcuni musei, in testa il MoMa di New York, allestirono le prime retrospettive a lui dedicate: quei «favolosi» animali, un po' alla volta, cominciarono a uscire dalla tana.






Risale a qualche anno fa l’iniziativa della casa editrice Donzelli di pubblicare le illustrazioni che il grande pittore franco-russo Marc Chagall aveva creato per corredare con immagini originali alcuni classici. Il primo volume del 2009 uscì con il titolo “Favole a colori”: si tratta delle favole di Jean de La Fontaine, le celeberrime Il lupo e l’agnello, Il topo e l’elefante, Il lupo e la cicogna, La volpe e l’uva, solo per citare le più note, delle 43 contenute nel libro, nella traduzione di Maria Vidale.*

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Personalmente non sapevo assolutamente dell'esistenza di questo libro, o meglio: nella mia totale ignoranza in campo artistico, non avevo idea che Chagall fosse stato anche un illustratore.
Ad inizio Gennaio sono andata alla sua mostra, tenutasi a Catania, e non solo ho scoperto quanto fossero meravigliose le sue illustrazioni, ma ho anche trovato questo piccolo gioiellino.

Il libro racchiude infatti 43 favole di Jean de La Fontaine, pittore e poeta francese vissuto nel Seicento. Nelle sue favole, La Fontaine, sulle orme di scrittori come Esopo e Fedro (lui stesso si definisce come il loro continuatore) da voce ad una serie di animali, dal moscerino ai leoni, passando per cani, lupi, pavoni e orsi, affidando loro una morale che ben si allontana dal bigottismo del tempo. Con grande maestria riesce a fare ricchi riferimenti critici e spesso ironici al potere, alla natura subdola dell'uomo, che non mai riesce ad accontentarsi e a gioire dei suoi averi, ma che invece cerca sempre più di arricchirsi anche a discapito della sua stessa felicità.
Con sarcasmo e ironia, La Fontaine riesce a dare un quadro completo dell'avidità, della crudeltà e dell'irriconoscenza che caratterizzano gli uomini del suo tempo e che io ho trovato di grande attualità. Insomma, quello che l'Autore ci propone è un capolavoro senza tempo, una critica alla società sottoforma di racconti per bambini; un testo che, secondo me, dovrebbe essere letto in tutte le scuole elementari!

Ecco, ad esempio, la famosa favola de "Il lupo e la cicogna"

Che i lupi siano ingordi è risaputo.
Un giorno, un lupo divorò in gran fretta
un pasto prelibato
e un osso gli restò nel gargarozzo
e lui rischiò di morire soffocato.
               Temendo di morire soffocato
               con l'osso in gola, diventato muto,
               il lupo si agitava come un pazzo. 
               Fortuna volle che di lì passasse
               una cicogna. 
               Questa gli ficca il becco nella gola
               e toglie l'osso in una mossa sola. 
               Fiera del risultato,
               lei reclama il compenso.
- "Compenso"? Che cos'è questa parola - 
risponde il lupo - Cara la mia signora,
chiamati fortunata
che ti abbia fatto tirar fuori il collo
ancora intero da dentro la mia gola. 
E poi vorresti anche esser pagata?
Vattene via, cicogna sciocca e ingrata! - 
Ad accompagnare i grandiosi testi educativi dello scrittore francese, le meravigliose illustrazioni del pittore franco-russo, Marc Chagall
Come ho detto prima, non sono molto ferrata in campo artistico, per cui non aspettatevi certamente una "critica" delle sue opere. L'unica cosa che posso dirvi è che sono veramente bellissime! 
L'idea di affidare un nuovo ciclo di illustrazioni alla mano di Chagall rappresenta, nelle intenzioni di Vollard, una provocazione, lucida e consapevole. [...] Vollard è convinto che sia venuto il momento di "dare un'interpretazione meno letterale, meno frammentaria, dell'opera di La Fontaine: qualcosa che sia insieme più espressivo e più sintetico. Una simile trascrizione non può che essere affidata a un pittore di temperamento, dotato di immaginazione creativa, e fertile nell'invenzione dei colori. [...] Ciò che vi è di specificamente orientale nelle fonti del nostro favolista - Esopo, i racconti indiani, persiani o cinesi [...] - mi ha portato a pensare che meglio di ogni altro ne poteva dare una trascrizione plastica appropriata un artista le cui origini rendono familiare, addirittura naturale, un riferimento a quel favoloso Oriente". Chagall, l'ebreo russo aperto alla più radicale modernità, capace di trasfondere in una fantasmagoria di colori un'inventiva ai confini del sogno: ecco la cifra possibile di una nuova visitazione di quel mondo di umanità animale che parla in rima nelle fiabe di La Fontaine. 
E Chagall, a mio modesto parere, è riuscito davvero bene a delineare le parti salienti delle favole di La Fontaine. È riuscito con il suo magico pennello a rendere l'idea e la morale che si cela dietro le parole dello scrittore francese. 
Per riprendere l'esempio che ho portato prima, ecco l'illustrazione della suddetta favola: 



Nella nuova edizione della Donzelli Editore, la traduzione, da sempre affidata ad Emilio de Marchi, è a cura di Maria Vidale e rappresenta, come scrive lo stesso Editore, un tentativo ed una scommessa. 
Una scommessa vinta? Non saprei dirvi. Nonostante nel complesso le favole sono state ben tradotte, personalmente ho trovato la traduzione a tratti un po' rigida e costruita, lasciandomi perplessa sull'uso della rima.  Certamente continuo a preferire la traduzione di De Marchi che, seppur in un italiano più antico - non dimentichiamoci, infatti, che furono pubblicate tra il 1885 e il 1886 - seguono in modo più fedele il testo originale. 

In ogni caso, a parte questo piccolo punto, il libro è davvero bello e vi consiglio vivamente di comprarlo! Non so se ne valga più la pena per le favole in sé o per le illustrazioni di Chagall. Insomma, questo libro è un piccolo capolavoro in tutto e per tutto, e se in un'altra occasione avrei detto che 21€ per un libro di sole 174 pagine sono troppi... beh, vi assicuro che questo li vale fino all'ultimo centesimo! 

Spero che con questo post vi abbia fatto venire un po' di curiosità! Se doveste averlo già letto, ditemi cosa ne pensate :) 
Un grande bacio a tutti ♥












* fonte qui

6 commenti:

  1. Ciao Alba :)
    Mi avevi già incuriosita con il commento su questo libro nel mio blog, ora che ne leggo una recensione intera mi viene davvero voglia di procurarmelo.
    Sarà che sono cresciuta con le favole di La Fontaine, quindi sarebbe un tuffo nel passato, quando la mia nonna me le leggeva per farmi addormentare. Sarà che mi piace Chagall con i suoi colori e la sua vitalità, ma penso proprio che tu sia riuscita a convincermi del tutto su quest'opera ;)

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    1. Se ti piacciono molto sia le Favole che le opere di Chagall, ti consiglio davvero di acquistarlo! È veramente un bel libro :)
      Grazie per il commento ^^
      Un bacio,
      Alba

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  2. Non dovevo proprio leggerlo perchè ora sto morendo dalla voglia di acquistarlo.
    Sentiti in colpa!

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    1. Ahahah siii acquistalo, acquistalo!
      No vabbè, a parte gli scherzi, mi fa piacere che ciò che dico vi mette curiosità e vi interessi!
      Se lo compri (cosa consigliatissima, non smetterò mai di dirlo!) fammi sapere cosa ne pensi ;)

      Grazie per il commento ^^
      Un bacio,
      Alba

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  3. Che bel post, Alba *__* Adoro Chagall e da come lo descrivi questo libro sembra davvero stupendo!Dritto in wishlist ^^

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    1. Mi fa piacere che ti abbia incuriosito :)
      Poi fammi sapere cosa ne pensi ^^

      Un bacio,
      Alba

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